Un’idea innovativa di “abitare in città” è il social housing, o abitare sociale. Vivere in edifici condivisi progettati in modo sostenibile è noto come housing sociale. Ma quali sono gli esempi di social housing più importanti in Finlandia e in Italia?
Come funziona il housing sociale?
Il social housing è una vera e propria politica attiva che promuove la cultura dell’abitare è. Si riferisce a quella parte della popolazione che, a causa delle sue condizioni economiche, non è in grado di accedere agli alloggi del libero mercato, ma non è destinataria di alloggi popolari.
Queste fasce di popolazione includono single, giovani coppie, studenti, persone che si spostano per lavoro e persone che cercano di recuperare e reinserirsi nella società.
Il Piano Nazionale per l’Edilizia Abitativa, emanato nel luglio 2012, ha posto le basi per le politiche di social housing.
Secondo il rapporto più recente di Federcasa, nel 2021 il 45,3% delle persone viveva in affitto, il che significa che le famiglie non avevano i soldi per acquistare un immobile.
Le condizioni economiche difficili remano contro l’indipendenza: il 20,2% delle famiglie vive in alloggi inadeguati.
Di conseguenza, l’esigenza di porre le basi dell’abitare sociale è più viva che mai: occorre evitare la polarizzazione eccessiva e rendere più omogenea la compagine immobiliare delle nostre città al fine di ridurre la povertà e le disuguaglianze e creare città sostenibili.
Social Housing: l’esempio della Finlandia.
Negli ultimi dieci anni, la Finlandia ha ridotto la percentuale di persone senza casa del settanta percento.
Molti cittadini senza casa sono stati aiutati a trovare un alloggio attraverso il progetto di social housing Housing First.
Appartamenti e complessi abitativi acquistati dallo Stato in collaborazione con alcune organizzazioni non governative hanno sostituito i dormitori notturni nelle grandi città.
sono state concesse oltre 3500 nuove case. Con i destinatari di queste misure sono stati stipulati contratti di affitto regolare, e alcuni ricevono anche sussidi statali per pagare l’affitto.
Juha Kaakinen, coordinatore del progetto, ha più volte esplicitato che avere un tetto sulla testa è il punto di partenza per costruire la propria vita.
Purtroppo, nella società occidentale accade spesso il contrario. Per prevenire la formazione di ghetti, il Comune di Helsinki offre sessantamila alloggi che saranno integrati nella pianta urbana dei quartieri.
Sesto Smart Village e ioabitosocial sono, invece, best practice in Italia.
CDP Real Asset SGR S.P è la divisione di gestione dei patrimoni immobiliari della Cassa Depositi e Prestiti nel nostro paese.
Nel 2009 ha fondato il Fondo Investimenti per l’Abitare. Attivo a livello nazionale, questo fondo collabora con investitori terzi per finanziare quote di 29 fondi di investimento immobiliare locali.
Il Sistema Integrato dei 29 fondi progetta e finanzia gli interventi di edilizia popolare. Inoltre, CDP Real Asset SGR ha sostenuto la creazione del Progetto 10.000, che è una raccolta di linee guida per la promozione del social housing.
Questi contenuti sono in continua integrazione e raccolgono indicazioni progettuali per la costruzione di case.
Sesto Smart Village e ioabitosocial, progetto della Fondazione Compagnia San Paolo, sono due nuove iniziative di social housing efficaci.
Ioabitosocial è una piattaforma online che collega le richieste di alloggio con i piccoli appartamenti disponibili. Le case sono in complessi residenziali situati nelle principali città italiane.
Si può cercare alloggio attraverso l’omonimo sito internet o candidare la propria casa a diventare social house.
A Sesto Fiorentino, invece, è nato Sesto Smart Village, un complesso immobiliare recentemente costruito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e da Abitare Toscana, un ente gestore di abitazioni sociali.
In sintesi, l’obiettivo di Sesto Smart Village è riqualificare alcune aree dismesse e fornire servizi di welfare, fornendo alloggi a giovani coppie e studenti.
Questa strategia di housing sociale si basa su condomini con spazi comuni come aule studio e cucine dove tutti possono accedere, utilizzare e socializzare, in un nuovo concetto di comunità.