Erasmus+

Erasmus+: 36 anni di mobilità studentesca che cambiano vite e uniscono l’Europa!

Posted on
by

Il 15 giugno 1987 segnò l’inizio del progetto Erasmus, istituito integralmente dalla Commissione Europea con l’entrata in vigore del “Single European Act”.

Quest’anno, il 15 giugno, si celebrano i 36 anni di mobilità studentesca in Europa, e gli ultimi dati disponibili confermano che il numero di partecipanti e progetti avviati è in costante crescita.

Secondo l’ultimo rapporto della Commissione Europea sul programma Erasmus Plus, datato 2021, oltre 12 milioni di studenti europei hanno usufruito dei viaggi Erasmus. Le stime relative all’Italia indicano che sempre più studenti italiani utilizzano questo strumento e che l’Italia stessa è una delle mete preferite dagli studenti europei.

Ma cos’è esattamente Erasmus+ e come funziona?

Il termine Erasmus sta per “European community Action Scheme for the Mobility of University Students” e fa riferimento al famoso filosofo olandese Erasmo da Rotterdam, noto per i suoi studi in Europa.

Si tratta di uno dei programmi principali della Commissione Europea, che comprende progetti e scambi di giovani tra università europee, offrendo agli studenti l’opportunità di svolgere periodi di studio legalmente riconosciuti, di solito della durata media di tre mesi, presso università di altri paesi dell’Unione Europea.

Gli studenti scelgono liberamente tra le offerte disponibili e, una volta sottoscritto il patto formativo, ricevono finanziamenti dalla Comunità Europea per coprire le spese di viaggio e alloggio. Ciò consente a molti giovani di fare esperienze formative all’estero e di entrare in contatto con culture e metodi di studio diversi.

L’attuale struttura del programma è stata definita nel 2014, quando è stato aggiunto il termine “plus” alla parola Erasmus. Questa trasformazione ha esteso il programma anche ad altre attività, come tirocini ed esperienze di volontariato, al fine di non limitare il progetto agli studenti universitari.

Nel periodo 2021-2027, particolare importanza viene data ai settori dell’inclusione sociale, della sostenibilità ambientale e della partecipazione democratica. A marzo 2021, la Commissione UE ha adottato il primo programma di lavoro annuale di Erasmus+ 2021-2027, con un bilancio stimato di 26,2 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto ai finanziamenti concessi al programma precedente (2014-2020).

I dati più recenti condivisi sulla piattaforma digitale dell’Erasmus, riguardanti la partecipazione al programma, descrivono il successo del progetto. Il numero totale di partecipanti è passato da circa 7 milioni nel 2014 a oltre 12 milioni nell’ultimo anno.

Un altro indice significativo che dimostra l’andamento positivo del programma è il numero di progetti avviati, che è aumentato in particolare in Italia.

La pandemia da Covid-19 ha causato un forte rallentamento delle partecipazioni nel biennio 2020/2021. La diminuzione complessiva rispetto alla media del periodo 2016-2019 è stimata al 60% nel 2020 e al 36% nel 2021.

Tuttavia, i dati del rapporto sugli ultimi anni mostrano un graduale ritorno al numero di partecipanti registrato prima della pandemia, confermando la resilienza ed efficacia del progetto.

L’Italia è una delle mete preferite dagli studenti europei che scelgono di partecipare al programma Erasmus, ed è uno dei principali paesi da cui partono studenti universitari per fare viaggi Erasmus.

Nel 2021, l’Italia è stata il secondo paese per numero di partenze e arrivi, dopo la Spagna. I dati condivisi dalla piattaforma digitale del progetto mostrano un aumento significativo delle partecipazioni in Italia.

Nel 2022, secondo i dati relativi alla Call 2022 dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, che gestisce una parte del progetto in Italia, quasi 13.000 studenti e oltre 9.000 insegnanti hanno avuto l’opportunità di svolgere esperienze di apprendimento all’estero, registrando un aumento del 97% delle mobilità approvate rispetto al 2021.

Lo studente medio Erasmus in Italia ha un’età media di 23 anni e, nel 59% dei casi, è una studentessa. Spagna, Francia, Germania e Portogallo sono i paesi con cui si effettuano più scambi per studio, con una permanenza media di sei mesi.

Tra i vari progetti europei rivolti ai giovani, l’Erasmus è forse quello che ha dimostrato maggior successo.

L’istruzione di qualità è uno degli obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite, e iniziative come quella europea sulla mobilità formativa degli studenti sembrano essere un modo efficace per raggiungerlo.

Dopo 36 anni, Erasmus+ continua a offrire ai giovani opportunità di apprendimento e di crescita personale attraverso l’esperienza internazionale.